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giovedì 30 giugno 2016

La sezione Otto da evitare

40 anni e ancora mi riduco come Ulisse sul ponte della sua nave, ammaliato dal canto delle sirene.
Ecco come come mi sono sentito a fine lettura di questo volume.
Ha il gusto della reunion dei Pooh o di quella dei Deep Purple, manca tutta la magia dei tempi andati.
Arrivato con immensa fatica all'ultima pagina, mi è quasi sembrato di vedere Ennis e McCrea con in mano i carnet di bollettini findomestic firmati dalle rispettive mogli da pagare.
Avevano questo immenso, enorme bersaglio chiamato appetibilità, e lo hanno mancato più o meno di un chilometro, confezionando una miniserie senza capo, ne coda, che preme esclusivamente sulle corde del cuore in copertina, ma poi lo calpesta all'interno dell'albo con una storia latitante e disegni non all'altezza del mito da cui attingono.

La Sezione Otto Originale.

La section 8 originale appare del capolavoro di Ennis e McCrea chiamato Hitman.
E' un gruppo di supereroi a dir poco atipici, apparsi per la prima volta in Italia grazie agli sforzi della Play Press: Six Pack vigilante di Gotham, Fuoco Amico, Skatarr, Defenestratore e Saldacani sono il decadentismo della supereroe in calzamaglia, tutto quello che Shuster, Siegel, Kane e Finger non si sarebbero mai sognati di far fare....la Sezione Otto è satira sul revisionismo, è Pat Mills dopato, ed inserita nel lungo appetibile affresco narrativo di Hitman, questo sgangherato gruppo di supereroi ha regalato risate ed emozioni.
E qui c'è il pacco.
L'acquisto dell'ultimo volume uscito per la RW Lion. All Star Section Eight, gioca tutto sulla nostalgia, sul bisogno di rivivere quella magia, è un pò come i pensionati che comprano i biglietti per il tour della reunion dei Pooh, ma senza la soddisfazione alla fine del concerto.
Insomma All Star Section Eight di Ennis e McCrea è da evitare assolutamente, mi ha così disinnamorato dall'autore scozzese, che dopo la cocente delusione, sono restio anche a prendere il tomo edito da panini Red Rover Charlie, di cui invece sento parlare un gran bene.
Il guaio di Section Eight è che non c'è una storia, non si capisce bene il senso di tutta la miniserie, è quasi disartrica, per usare un termine che in reparto usiamo spesso.
Se penso che con Superman, Ennis, su Hitman, ci vinse un Eisner, a leggere il team up con l'azzurrone nell' ultimo numero di ASS8, viene un magone di quelli da anti depressivi, anche McCrea sembra aver perso il suo smalto.
Il guaio principale è la latitanza della trama. Quello che più infastidisce è realizzare pagina dopo pagina che stai leggendo il nulla.


Eppure sei certo che prima di pagare alla cassa hai letto bene il nome: Ennis.
L'unico momento interessante è la nuova origine di Saldacani.
Ma tutto il resto, dio mio: una via crucis, una gravidanza extrauterina....
È un ulteriore riprova che la serialità ammazza i capolavori, la sezione otto in Hitman, muore combattendo dei demoni provenienti da un tesserato impiantato nel culo di una cavia, in un centro sperimentale oltre la periferia di gotham, e morta doveva restare.
Al massimo Ennis poteva giocare sulla retcon, invece no, evidentemente troppo smazzo all'encefalo.
Quando si dice che una mela non può cadere lontano lontano dall'albero, ricordo davvero poco di buono nato in seno al terribile New52.
Quindi in buona sostanza ALL SATR SECTION 8, è un volume tranquillamente evitabile, siamo dale parti dell'insufficienza  abbondante,  brutto in ogni sua parte, che non fa che rimpiangere
 il Garth Ennis di Hitman.
L'augurio è che torni ai livelli di Preacher, un volume così scadente che mi ha gelato anche l'entusiasmo per il volume edito Panini intitolato Red Rover Charlie.

Insomma non ci siamo proprio.
Risparmiatele ste 14€ o investitele in altro.
Ennesimo fumetto che basa la sua appetibilità sul confezionamento, il passaparola sui social, il nome in copertina, insomma il solito trend che snatura il concetto stesso di lettura.
Oserei dire che come per DKIII (finora), la cosa più invitante sono state le cover.
Baci ai pupi.

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