Si, questo è un altro blog sui fumetti. E come suggerisce il nome, indica una malattia: la dipendenza dai fumetti.

Benvenuti nell'ennesimo posto del web, saturo di dissertazioni e soliloqui, commenti e suggerimenti sulla nona arte.
Perchè fondamentalmente, chi ama i fumetti, non ne hai mai abbastanza, e non solo di leggerli, ma nemmeno di pontificarci sopra.

I tag non bastano? Allora cerca qui


Fumettopenìa è dedicato a Fumettidicarta ed al suo papà Orlando, che dal 2009, non ha mai smesso di farmi credere che scrivessi bene! Anzi scusate, che scriverebbi bene. E se adesso migliorato, lo devo sicuramente ai suoi incessanti consigli.

lunedì 25 maggio 2015

I Vendicatori Segreti di Kot


Da quanto tempo è che non parliamo di una serie Marvel?
Mi basterebbe dirvi che il motivo per i quali non leggo più serie Marvel è tutta condensata in questa immagine, ma poi sarei un bersaglio facile, di molti degli zombi che seguono il blog, fantasiosi killer dell'altrui opinione che hanno sempre una stilettata pronta all'uso per chi non apprezza la nuova Marvel-Disney.

Eppure abbiamo rimesso mano ad un albo Marvel, abbiamo rotto il nostro fioretto, più che altro perchè siamo stati sommersi dai pareri e dai commenti tutti entusiasti barra positivi, riversati da molti, su questa nuova versione dei Secret Avengers, miniserie di dodici numeri scritta da Ales Kot ed illustrata da Micheal Walsh.
A sentire in giro ci stavamo perdendo la festa del momento, e di base qui a fumettopenia non sopportiamo quando gli altri si divertono e noi no.
Quindi abbiamo riposto sugli scaffali le letture de momento ed abbiamo preso una giornata di ferie, per vedere dopo tanto tempo come andavano le cose dalle parti dello SHIELD.

M.O.D.O.K indispettito
Miniserie di dodici numeri - Mica è un caso se più su lo abbiamo scritto in corsivo, perchè casomai non ve ne foste accorti, le serie ormai non esistono più, il fumetto ha smesso di fare progetti a lungo termine, meglio propinare ai lettori miniserie, pare sia meno ansiogeno per i lettori di oggigiorno, pare che una on going oggi come oggi, sia un suicidio editoriale, molto meglio le miniserie da una botta e via, d'altronde chi vuole una ragazza che dopo appena due mesi parla di matrimonio o convenvenza.
Stai giovane.
Stai senza penzier'.
Gioca alla Play e leggi i fumetti, se t'avanza un pò di tempo lavora pure, non per altro ma perchè chi non lavora non fa l'amore, quello pure insomma, a volte male non fa.
Ed ecco che dopo i Secret Avengers di Spencer in cui ai membri della stealth team veniva sparafleshato il cervello alla fine di ogni missione (cit. Men in Black), ecco la nuova versione di Kot, meno adulta forse, più scanzonata, un autore europeo che Lavagna nel suo onesto editoriale definisce frizzante e scoppiettante. Scoppiettante, giuro su dio dice proprio cosi, avrà perso le parole come Ligabue.
Ma insomma come sono queste prime quattro storie dei nuovi Secret Avengers? Ci pensate che tra dodici numeri userete ancora una volta il termine nuovo per la nuova run della Stealth Team di casa Marvel?
Ammesso che la facciano.
Stealth Team - In sostanza è questo il motivo per cui ci sono cascato, io amo la Justice League Elite, questo, ed il fatto che nel primo numero compare la Furia del Cap. Bretagna di Alan Moore, ma in realtà non è la furia questa di Kot, e la licenza editoriale della furia (toh a sfregio la scrivo anche in minuscolo!), una sua sbiadita fotocopia, che ha perso tutto il carisma iniziale: in mano a maestri come Moore e Davis (e più tardi Delano), la Furia divenne uno spaventoso ed inquietante cattivo, leggendolo, si sentiva l'angoscia che i suoi scanner bio elettronici, potessero beccare anche te che reggevi l'albo, visto che saltava di dimensione in dimensione nel multiverso della Marvel UK.
Qui spogliato della sua epicità, è solo un energumeno alieno viola  dedito all'omicidio della carne da cannone, vale a dire gli agenti shield che hanno l'unico noioso compito di farsi affettare. Un pò come i Nazisti nei film di guerra, o quelli nei videogiochi sparatutto.
Insomma per farla breve qui alla furia non trasuda nessuna ghiandola, non si chiude nessun circuito.
Al massimo ti si chiude lo stomaco nel vederla violata così, ed infilata in una sorta di sit com

Sit Com - Eccoci arrivati al punto cruciale, perchè in casa Marvel vira tutto al comico?
E' una cosa che mi chiedo sempre tutte le volte che mi ostino a rileggerla, poi rivedo i primi Vendicatri, vedo il secondo capitolo, Age of Ultron, e mi è tutto più chiaro. Perchè questo bisogno di gag continue?
I Secret Avengers di Kot non sarebbero nemmeno male, se non per il fatto che il rimo della storia fosse spezzato da continui intermezzi comici completamente fuori tema in un tipo di storia come questa.
E di intermezzi comici in realtà ce ne sono così tanti, anche nei momenti cruciali - ma ammetto che cruciale forse è un termine fuori luogo, per un fumetto rivolto ad un pubblico adolescenziale - che ti perdi il quadro di insieme, in sostanza in questi primi quattro numeri, c'è una narrazione iperveloce, ma che non lascia molto al lettore su cui riflettere. e' una lettura ipercompressa, che sembra fatta apposta per il nuovo tipo di lettura che vogliono le case editrici: "L'hai finito? Pesca un altro dalla pila non fermarti"
Secret Avengers ti si cancella dalla memoria nel momento in cui chiudi l'albo, è questo che non sopporto dei nuovi autori, c'è un tentato omicidio, si sventa l'espolosione di una bomba senziente convincendola a non esoplodere prima di aver assaggiato il gelato al caramello (giuro non sto scherzando!), e quant'altro richieda la trama di un fumetto d'avventura, ma è tutto diluito, nella nuova soluzione di fare fumetto Marvel, che secondo alcuni e cool, ma secondo me è una colossale minchiata.
Kot è bravo? Può essere che sia bravo, non so se è tanto bravo da dichiararsi pubblicamente un suo fan come fa Lavagna nell'editoriale, ma indubbiamente sa cosa sia lo storytelling, ci sono alcune sequenze mute, che effettivamente meritano encomi, ed il lavoro di Walsh alle matite è a dir poco eccellente.
Ma questo M.O.D.O.K. forzatamente  comico d'avanspettacolo? Questi dialoghi a metà strada tra albo di Bendis ed una puntata dei Robinson?
E tutte quelle didascalie che introducono i personaggi? Continuamente?
Servono davvero a qualcuno? 
Occhio di Falco: Un pò come il tizio verde alla TV. Ma più divertente.
Nick Fury: Ce ne sono due. Rassegnatevi.
Maria Hill: Ama lo Shield non ama le vacanze.

Insomma non ci siamo proprio, E questa sarebbe una delle serie imperdibili del Marvel Now oggi?
Ma io capisco me lo dica Lavagna, lo fa per lavoro, capisco me lo dica un ragazzino di 18 anni, Ma un trentenne....qui entra in gioco l'onestà, non è un prodotto per persone di una certa età, è palesemente rivolto ad un target adolescenziale, per i surfer della rete, che smanettano  col pc, il cellulare ed i videogiochi mentre leggono, è il tipo di lettura piatta e superficiale, che non richiede la minima attenzione, quella che il quarantenne oggi giorno, per giustificare la sua passione per le calzamaglie, definisce lettura da cesso.
I piu audaci improvvisandosi, pedagoghi, sociologi e si lasciano ad analisi in cui questo nuovo modo di fare fumetto è creativo, rivoluzionario, fresco, frizzante e scoppiettante, chi non la vede in questo modo è il solito talebano legato ad un modo di concepire il fumetto ormai vecchio e superato.
Insomma per noi di FP, Secret Avengers è bocciato, dai 30 anni in su.
E le cose, a vedere le immagini del prossimo futuro, non credo miglioreranno:



Baci ai pupi.


1 commento:

  1. Questo mondo "fresco, frizzante e scoppiettante" di fare fumetti mi annoia a morte!
    Rivoglio i fumetti pesanti, quelli che non puoi leggere in modo distratto ma devi stare attento e non puoi nemmeno andare al cesso mentre lo leggi !

    RispondiElimina