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martedì 25 marzo 2014

La nuova Miss Marvel

Lo scorso 5 febbraio in America ha visto la luce l'ennesima versione di Miss Marvel, stavolta però la nuova eroina ha qualcosa in più dei soliti occhi estasiati dei nerd puntati addosso.
Kamala Khan è una sedicenne musulmana, e pertanto la serie è stata bersaglio di critiche fin dagli annunci dei primi rumors, le critiche provengono fondamentalmente da due bacini, quelli che non leggono i fumetti, e che quindi parlano tanto per dar aria alla bocca, ricordate l'inutile critica dell'ultra-destra americana alla DC quando Superman, decise di abbandonare la cittadinanza americana? Più o meno il bacino è lo stesso, ottuso e ignorante, l'altra fetta di pubblico invece che si è dichiarata scettica alla nuova serie Marvel, nata in seno alla seconda ondata del Marvel Now (All New Marvel Now), e pubblicata lo scorso febbraio nella 64ma settimana, insieme al nuovo Wolverine con pistola, ed il nuovo Loki agente segreto, è la comunità musulmana che teme che la ragazzina diventi uno stereotipo, cosa di cui la comunità musulmana non ha davvero bisogno in America. Quindi eccola qui la nuova Ms Marvel, da un lato combattente del crimine, e dall'altro sedicenne figlia di immigrati Pakistani nel New Jersey, alle prese con la sua routine di adolescente, ideata dalla scrittrice convertita all'islam G. Willow Wilson ed illustrata da Adrian Alphona, testato per i fumettopeniaci, mi ha lasciato abbastanza tiepido, che è sempre meglio del gelo che mi prende ultiamente quando mi avvicino ad una serie regolare, Metamorphosis è il primo di 5 capitoli, in cui fondamentalmente la scrittrice ci presenta il mondo di Kamala, il contrasto tra la vita con la sua famiglia conservatrice e quella a scuola con i compagni di classe.
Kamala è una normalissima adolescente, con i suoi sogni e la sua fisiologica esigenza di fare parte di un gruppo sociale, tra le sue passioni, ci sono i Vendicatori, sulle quali scrive delle storie fantastiche che pubblica sui social procacciando like ed approvazioni, una sera al rientro da una festa (alla quale è andata senz ail permesso del padre) si imbatte nella nebbia terrigena, che invade le strade di Manhattan, (evento che non seguendo tutte le serie Marvel, posso presumere sia legato alla gestione Hickman delle testate Vendicative, ed al rientro sulla scena del palinsesto Marvel degli Inumani).
Esigenza di copione di tutti i fumetti superoistici, la nebbia ha un effetto a dir poco singolare sulla piccola Kamala che si risveglierà (SPOILER) con la capacità di mutare il fattezze del proprio corpo, insomma una mutaforma, come il buon vecchio Garth Logan, dei vecchi Teen Titans.
Al di là degli ingredienti che fanno di questo fumetto, un fumetto Marvel, il primo numero di Ms Marvel, è apprezzabile per la volontà della Wilson di confezionare l'incipit, senza cadere nelle trappole degli stereotipi o dei deja-vu raccontando una realtà sociale, che dall' 11 settembre 2001 è finita sotto riflettori che non sempre l' hanno illuminata con luce benevola.
Tutto sommato il primo numero, gira abbastanza bene toccherà vedere cosa ci riserveranno gli albi successivi, per ora il voto è un 6 1/2 pieno e speranzoso, Alphona ed Harring con i disegni ed i colori accesi e lisergici, danno alla serie quella svolta underground che sembra aver investito di recente l'ultima Marvel, che effettivamente dà quella ventata di freschezza necessaria per adescare nuovi lettori. Resta da vedere in appendice a chi finirà in Italia nel prossimo futuro, questo nuovo personaggio. Per ora non possiamo che apprezzare lo sforzo delle Major di  incorporare nei loro universi fittizzi, anche realtà sociali minori, quindi dopo l'ottimo Simon Baz delle Lanterne Verdi di Johns, non ci resta che dare il benvenuto anche alla piccola Kamala.
Baci ai pupi.
Ps la copertina (regular) della nostra ormai inseritissima Pichelli-Ponsor  l'ho trovata fantastica.

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