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sabato 23 marzo 2013

Il Frankenstein di Walt Disney



Dario evidentemente non si  è fermato come me al primo volume della raccolta Disney dedicata alle grandi parodie, ecco la sua opinione sul volume che contiene l' adattamento Disney del macabro romanzo di Mary Shelley - Frankenstein.
Buona lettura a tutti e buon fine settimana!
Pippo Frankenstein, come è facile intuire dal titolo, è una delle parodie Disney contenuta nel quarto volume della collana Disney - I classici della letteratura. Il titolo del volume è Zio Paperone e il viaggio al centro della Terra che presenta in appendice proprio il racconto tratto dall'opera di Mary Shelley insieme a Paperino e Paperoga al centro della Terra e Paperino e il magazzino dei mondi.

La parodia realizzata da Greg Crosby (sceneggiatura) e dalle matite di Hector Adolfo de Urtiàga attinge alla parte più celebre della mitologia di Frankenstein, quella relativa alla creazione del mostro all'interno del lugubre castello del Dottor Frankenstein (si pronuncia Frankenstìn).

In una notte buia e tempestosa il Dottor Topolino, a bordo di un carro di zingari, raggiunge il castello del Dr. Frankenstein, un nome che sembra provocare crisi isteriche negli abitanti del luogo, ma anche allo strambo assistente del Dottore e apparentemente al Dottore stesso. Come Frau Blucher ai cavalli. L'incontro con lo strampalato assistente e non meno quello con il bizzaro Dottor Frankenstein sono occasione per gag e battute che danno un bel ritmo alla breve storia (poco più di una quarantina di pagine) conducendola pian piano alla creazione del mostro e all'incontro del Dr. Frankenstein con i timorosi abitanti del villaggio ai piedi del castello.

Inutile dilungarsi sulla trama, evito così di spoilerarvi le parti divertenti della parodia che ovviamente, come da tradizione Disney, non presenta finali tragici nè particolari risvolti crudeli ma è tutta basata sul divertimento.

La caratteristica peculiare di questa storia è l'ottima costruzione delle tavole da parte di Urtiàga, una resa grafica originale che differenzia questa storia dalle altre del volume ma anche da quelle dei volumi precedenti. Rispetto alle immagini che sono riuscito a trovare in rete, la versione presentata su questa collana offre una colorazione differente, più accesa e che presenta colori diversi da quelli pensati in origine per la prima pubblicazione.



Molte tavole sono composte da un'illustrazione unica dove il lettore segue i movimenti dei protagonisti assecondando il classico ordine di lettura,  in altre tavole le vignette sono solo suggerite da alcuni elementi di scena come arbusti, catene, strani congegni, etc...

Il risultato finale offre una storia molto piacevole e divertente con un'originalità grafica che lascia soddisfatto anche l'occhio. Valutando anche le reazioni alle storie avute dalla mia bambina, questa risulta una delle meglio riuscite insieme a quelle del Canto di Natale e la prima breve realizzata da Carl Barks, entrambe contenute nel primo volume della collana.

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